Costruito con un’architettura in pietra sullo sfondo di colline boschive, Dauphin è uno dei più bei borghi arroccati dell’Alta Provenza. La pianura che si allarga ai suoi piedi, attraversata dal Largue e dalla Laye, è ricca di storia.
All’epoca romana, era qui che passava la Via Domitia, chiamata localmente Chemin Seinet, che collegava la Spagna all’Italia. Il territorio limitrofo è abitato e le fattorie attuali, che si sono susseguite alle ville gallo romane, hanno rivelato con l’andare del tempo, molte vestigia preziose: mosaici, iscrizioni antiche, vasellame, ecc.
È solo più tardi, durante il Medioevo, che Dauphin si traferirà in altezza, là dove prima si erigeva una roccaforte, per proteggersi dai predatori che percorrevano allora la contrada. Di questo periodo si conservano le torri e una parte delle fortificazioni del muro di cinta. Dopo aver oltrepassato i portali d’accesso al borgo, si potrà gironzolare a lungo nel dedalo di stradine acciottolate che passano sotto passaggi coperti.
Si scopriranno così delle facciate del XVI e XVII secolo, che fanno bella mostra. A zonzo per le strade si potranno vedere nicche d’angolo, finestre ripartite, porte d’ingresso dai riquadri scolptiti. Tutto il fascino di Dauphin consiste proprio nel colore della sua pietra – una bella pietra calcarea estratta nelle cave locali – la cura con cui è stato costruito, il richiamo costante ad una lunga storia che ha segnato ogni piccola opera muraria.
DauphinDa non mancare la visita alla chiesa di Saint-Martin, costruita nello stesso posto un tempo occupato dalla cappella del castello, che risale al XII e XVI secolo. All’interno troverete una notevole volta a crociera ogivale, che forma un rosone e che possiede un bel campanile coperto di tegole a scaglie verdi. Nel periodo natalizio vi verrà esposto un bellissimo presepe, uno dei migliori della regione, con pastori vestiti che risalgono al XVIII secolo.
Da Dauphin, luogo classificato come monumento, si può ammirare un notevole panorama. Dal lato sud, dall’antico torrione sormontato da una balaustrata, si è di fronte alla montagna del Lubéron, che è stata rimboschita all’inizio del secolo e che mette a disposizione degli escursionisti il suo grande dominio forestale.
Dal lato nord, dalla terrazza dell’antico castello che forma come un balcone che si affaccia sulla pianura, lo sguardo può spaziare lontano: nelle prossime vicinanze si vede il paese gemello di Saint-Maime, che come si dice « danse au même tambourin (balla al ritmo dello stesso tamburo) » di Dauphin; al centro si vede la fattoria fortificata di Encontres (XV secolo) con il suo portale a piombatoio; più lontano, al di là della pianura fertile, le cupole dell’osservatorio di Saint-Michel e le Hautes-Plaines; e poi ancora il borgo di Mane e la cittadella di Forcalquier, sormontati dalla cime di Lure che segnao l’orizzonte.
Al giorno d’oggi, oltre alle sue attività agricole e ai suoi prodotti locali (miele, prodotti della fattoria), Dauphin si è arricchito della presenza di artigiani che propongono, ai numerosi visitatori, produzioni di qualità.
Curiosità architettoniche e naturali
- Chiese del XII e XVI secolo;
- Organo barocco;
- Passaggio e porta del Coulard;
- Rue de la Pierre (calade – via acciottolata del 1621);
- Porta della Gardette, torrione.
Manifestaziones
Pellegrinaggio a Notre-Dame d’Ubages (maggio, agosto, settembre)
Arte ed artigianato
- Vasellame, ceramiche;
- Tornitore di oggetti in legno;
- Fabbrica di oggetti artistici in ferro.
Dauphin : www.dauphin-commune.fr